Successione di Leggi Penali, Ergastolo e Rito Abbreviato: Cassazione Penale n. 20172/2023
Successione di Leggi Penali, Ergastolo e Rito Abbreviato: Cassazione Penale n. 20172/2023
Introduzione:
Con la sentenza n. 20172/2023 (udienza 21 dicembre 2022, deposito 11 maggio 2023), la Sezione I della Corte di Cassazione penale ha affrontato una questione complessa inerente alla successione di leggi penali, al rito abbreviato e alla pena dell'ergastolo, alla luce anche dei principi sanciti dalla CEDU.
⚖️ Principio di diritto affermato
La Corte ha stabilito che:
Un imputato condannato all’ergastolo che non ha potuto accedere al rito abbreviato (per scelta normativa successivamente modificata) può invocare l'applicazione della disciplina più favorevole sopravvenuta.
In caso di richiesta, è possibile convertire la pena dell’ergastolo nella reclusione di 30 anni, se la nuova normativa avrebbe consentito l'accesso al rito abbreviato con i relativi benefici di pena.
È fondamentale considerare i principi:
Di successione delle leggi penali nel tempo (art. 2 c.p.),
Di favor rei (applicazione della norma più favorevole all’imputato),
Di diritti fondamentali sanciti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU).
👉 La pena dell'ergastolo deve risultare compatibile con i principi di proporzionalità e umanità della pena.
🧾 Normativa di riferimento
Art. 2 c.p. – Successione di leggi penali.
Art. 438 ss. c.p.p. – Rito abbreviato.
Convenzione EDU, art. 6 – Diritto a un equo processo.
Convenzione EDU, art. 3 – Divieto di pene inumane o degradanti.
📚 Rilevanza della pronuncia
La sentenza:
Ribadisce il primato del favor rei in caso di successione di norme penali,
Consolida l'importanza dell'applicazione dei principi CEDU in materia di pena e processo penale,
Fornisce una guida interpretativa sull'incidenza della modifica normativa nella fase esecutiva della pena.