Impugnazione della Rimessione in Termini da Parte della Procura: Cassazione Penale n. 13313/2023
Impugnazione della Rimessione in Termini da Parte della Procura: Cassazione Penale n. 13313/2023
Introduzione:
Con la sentenza n. 13313/2023 (udienza 7 marzo 2023, deposito 30 marzo 2023), la Sezione III della Corte di Cassazione penale ha affrontato i limiti dell’impugnabilità da parte della Procura Generale dell’ordinanza che concede all’imputato la rimessione in termini per la richiesta di accesso al rito abbreviato.
⚖️ Principio di diritto affermato
La Corte ha chiarito che:
L’ordinanza di rimessione in termini concessa all’imputato non rappresenta una decisione definitiva sui diritti delle parti né altera in modo irreversibile la struttura del processo.
Di conseguenza, l’impugnazione proposta dal P.G. contro tale provvedimento non è ammissibile se mira a contestare unicamente l’esercizio del potere discrezionale del giudice senza evidenziare vizi formali gravi o lesioni irreparabili.
👉 L’ammissione al rito abbreviato successivamente alla rimessione in termini resta una scelta insindacabile, salvo abnormità o violazione manifesta di legge.
🧾 Normativa di riferimento
Art. 175 c.p.p. – Rimessione in termini.
Art. 438 c.p.p. – Rito abbreviato.
Art. 568 c.p.p. – Impugnabilità dei provvedimenti.
📚 Rilevanza della pronuncia
Questa sentenza:
Rafforza il principio di favor rei e di tutela del diritto di difesa dell’imputato.
Delimita il campo di intervento della Procura Generale sulle ordinanze interne e funzionali allo svolgimento regolare del processo.
Contribuisce a stabilire criteri chiari sull'ammissibilità delle impugnazioni in materia procedurale.