Oltraggio a Pubblico Ufficiale e Integrazione del Requisito della Pluralità di Persone

Introduzione:

Con la sentenza n. 211 del 30 ottobre 2023 (depositata il 3 gennaio 2024), la Sesta Sezione penale della Corte di Cassazione ha trattato la questione dell'oltraggio a pubblico ufficiale, in particolare riguardo alla necessità di integrare il requisito della pluralità di persone. La Corte di Appello, riformando la pronuncia di condanna in primo grado, aveva assolto l’imputato dal reato di oltraggio a pubblico ufficiale, ritenendo che l’oltraggio non fosse stato commesso in presenza di più persone, come previsto dalla legge.

⚖️ Principio di diritto affermato

La Corte ha precisato che:

Requisito della pluralità di persone nell'oltraggio a pubblico ufficiale: L'oltraggio a pubblico ufficiale, ai sensi dell'art. 341-bis c.p., è configurabile solo se commesso in presenza di più persone. Nel caso in esame, l'atto offensivo era stato compiuto davanti a una sola persona, l’agente di polizia penitenziaria, e quindi non sussisteva l'elemento oggettivo richiesto dalla norma, che prevede la pluralità di soggetti come condizione per integrare il reato.

Assoluzione per "fatto non sussiste": La Corte di Appello aveva quindi assolto l’imputato dalla condanna in primo grado con la formula “perché il fatto non sussiste”, escludendo la sussistenza del reato per l’assenza di una delle condizioni necessarie, ossia la presenza di più persone.

👉 In sintesi, la Cassazione ha confermato che l'oltraggio a pubblico ufficiale non può essere configurato se l'offesa è stata commessa in assenza di pluralità di persone, elemento imprescindibile per l'integrazione del reato.

🧾 Normativa di riferimento

• Art. 341-bis c.p. – Oltraggio a pubblico ufficiale.

📚 Rilevanza della pronuncia

La sentenza:

• Sottolinea l'importanza della pluralità di persone come requisito fondamentale per la configurazione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale.

• Ribadisce che l'oltraggio non è configurabile se l'offesa avviene in presenza di una sola persona, anche se trattasi di un pubblico ufficiale.