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Resistenza a Pubblico Ufficiale: Condanna per Opposizione alla Perquisizione dell'Auto

L’agente di Polizia tenta di perquisire un’auto ma il proprietario lo spintona: condannato per resistenza a pubblico ufficiale


Introduzione:

Un episodio di lite tra due soggetti ha causato l'intervento delle forze dell'ordine, culminando con la condanna di un individuo per resistenza a pubblico ufficiale. Un agente di Polizia, nel tentativo di perquisire la vettura di uno dei coinvolti per verificare la presenza di uno sfollagente metallico, ha incontrato una netta opposizione da parte del proprietario del veicolo. L'opposizione fisica, consistita in uno spintone, ha portato alla condanna dell'uomo per resistenza.

⚖️ Principio di diritto affermato

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20628 del 23 febbraio 2023 (depositata il 15 maggio 2023), ha stabilito che l'opposizione all'azione legittima di un pubblico ufficiale, come la perquisizione di un veicolo da parte di un agente di polizia, configura il reato di resistenza a pubblico ufficiale, anche in assenza di violenza grave.

Condotta di resistenza a pubblico ufficiale: La Cassazione ha sottolineato che la resistenza non è necessariamente legata all'uso di violenza fisica grave, ma può essere configurata anche da un'azione di ostacolo, come nel caso in cui il proprietario del veicolo ha spinto l'agente per impedire la perquisizione.

👉 In sostanza, la resistenza a pubblico ufficiale si configura anche quando un individuo, con un'azione di opposizione, ostacola il lavoro di un agente di polizia durante l'esercizio delle sue funzioni ufficiali.

🧾 Normativa di riferimento

  • Art. 337 c.p. – Resistenza a pubblico ufficiale.

  • Art. 51 c.p. – Esercizio delle funzioni ufficiali da parte degli agenti di polizia.

📚 Rilevanza della pronuncia

La sentenza:

  • Stabilisce che ogni atto di opposizione all'azione di un pubblico ufficiale, anche se non comporta un danno fisico grave, può essere considerato come resistenza a pubblico ufficiale.

  • Sottolinea l'importanza di garantire la sicurezza e l'efficacia dell'operato delle forze dell'ordine, proteggendo l'integrità dell'esercizio delle loro funzioni.

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