Il Principio di Consumazione dell’Impugnazione: Quando Non Opera, Cassazione Penale n. 32593/2023
Il Principio di Consumazione dell’Impugnazione: Quando Non Opera, Cassazione Penale n. 32593/2023
Introduzione:
Con la sentenza n. 32593/2023 (udienza 19 maggio 2023, deposito 26 luglio 2023), la Sezione I della Corte di Cassazione penale ha trattato un'importante questione riguardante il principio di consumazione dell’impugnazione, affermando quando tale principio non opera, con particolare riferimento all'impugnazione inammissibile proposta contro una decisione del Tribunale di sorveglianza di Campobasso.
⚖️ Principio di diritto affermato
La Corte ha stabilito che:
Principio di consumazione dell’impugnazione:
Il principio non opera quando l’impugnazione non viene effettuata secondo le modalità legali previste, come nel caso di un reclamo inviato tramite posta raccomandata anziché attraverso i canali ufficiali di comunicazione previsti dal procedimento penale.
Impugnazione inammissibile:
Nel caso esaminato, il Tribunale di sorveglianza ha dichiarato inammissibile il reclamo proposto dall’imputato contro una decisione che aveva accolto solo parzialmente la sua istanza risarcitoria.
Risarcimento ex art. 35-ter, l. n. 354/1975:
L’istanza risarcitoria riguardava i danni derivanti dalla condizione di detenzione, ma l’imputato, non seguendo le modalità corrette per la proposizione dell’impugnazione, ha visto la sua richiesta respinta.
👉 Il principio di consumazione viene escluso in situazioni dove l’impugnazione non rispetta i requisiti procedurali specifici.
🧾 Normativa di riferimento
Art. 35-ter, l. n. 354/1975 – Risarcimento dei danni derivanti dalla condizione di detenzione.
Art. 665, c.p.p. – Modalità di impugnazione delle decisioni del tribunale di sorveglianza.
Art. 122 c.p.c. – Definizione dell'impugnazione e dei suoi effetti.
📚 Rilevanza della pronuncia
La sentenza:
Sottolinea l’importanza di seguire le modalità corrette per l’impugnazione, pena l’inammissibilità della stessa, anche in casi di risarcimento per danno da detenzione.
Impone una rigorosa applicazione delle regole processuali per evitare che un'istanza legittima venga respinta per motivi formali.
Ribadisce che, per far valere i propri diritti, l’imputato deve rispettare le normative procedurali, inclusa la corretta modalità di presentazione dell’impugnazione.