Riforma in Appello della Sentenza di Condanna: Gli Obblighi Motivazionali della Corte - Cassazione Penale n. 38306/2023
Riforma in Appello della Sentenza di Condanna: Gli Obblighi Motivazionali della Corte - Cassazione Penale n. 38306/2023
Introduzione:
Con la sentenza n. 38306/2023 (udienza 14 giugno 2023, deposito 19 settembre 2023), la Sezione VI della Corte di Cassazione penale ha fornito chiarimenti importanti sugli obblighi motivazionali che gravano sul giudice d’appello quando decide di riformare in senso assolutorio una sentenza di condanna di primo grado.
⚖️ Principio di diritto affermato
La Corte ha precisato che:
Obbligo di motivazione della sentenza di appello:
Quando il giudice d’appello decide di riformare una sentenza di condanna con una sentenza assolutoria, pur non essendo obbligato a rinnovare l’istruttoria dibattimentale, deve fornire una motivazione puntuale e adeguata per giustificare il cambiamento di orientamento rispetto alla decisione del primo giudice.
Importanza della motivazione:
La motivazione deve chiarire le ragioni razionali che hanno portato il giudice d’appello a differenziarsi dalla sentenza di condanna, garantendo così il diritto alla difesa e il rispetto dei principi di giustizia.
👉 In sintesi, anche senza rinnovare l’istruttoria, la sentenza di appello deve sempre essere accompagnata da una motivazione adeguata che spieghi le ragioni dell’assoluzione rispetto alla condanna di primo grado.
🧾 Normativa di riferimento
Art. 597 c.p.p. – Riforma della sentenza di condanna in appello: obblighi motivazionali e facoltà di non rinnovare l’istruttoria dibattimentale.
Art. 111 Cost. – Diritto di difesa e motivazione delle sentenze.
📚 Rilevanza della pronuncia
La sentenza:
Sottolinea che, in caso di riforma assolutoria, il giudice d’appello non è esonerato dal dovere di motivare adeguatamente la propria decisione.
Riafferma l’importanza della motivazione puntuale per tutelare i diritti della difesa, anche quando l’istruttoria dibattimentale non viene rinnovata.
La Cassazione ha ribadito che la giustificazione logica e giuridica della decisione dell’appello è cruciale per garantire il rispetto del principio di giustizia, anche in assenza di nuove prove o dichiarazioni.