Decorso della Prescrizione e Restituzione degli Atti al PM: Principi e Limiti, Cassazione Penale n. 23275/2023
Decorso della Prescrizione e Restituzione degli Atti al PM: Principi e Limiti, Cassazione Penale n. 23275/2023
Introduzione:
Con la sentenza n. 23275/2023 (udienza 15 febbraio 2023, deposito 26 maggio 2023), la Sezione II della Corte di Cassazione penale ha esaminato la disciplina del decorso della prescrizione in caso di restituzione degli atti al Pubblico Ministero ai sensi dell'art. 521, comma 2, c.p.p., stabilendo limiti precisi all'efficacia delle cause interruttive e sospensive.
⚖️ Principio di diritto affermato
La Corte ha stabilito che:
Quando il processo si chiude senza una decisione nel merito, con restituzione degli atti al Pubblico Ministero per accertata diversità del fatto:
Il nuovo esercizio dell'azione penale rappresenta una cesura rispetto al procedimento precedente,
Gli eventi interruttivi o sospensivi della prescrizione maturati anteriormente non spiegano più alcun effetto nel nuovo procedimento.
Il decorso della prescrizione riprende:
Con un calcolo autonomo, riferito al nuovo esercizio dell'azione penale,
Senza considerare le cause interruttive o sospensive precedenti alla restituzione.
👉 La restituzione degli atti segna l’avvio di una nuova fase procedimentale autonoma ai fini del computo della prescrizione.
🧾 Normativa di riferimento
Art. 521, comma 2, c.p.p. – Modifica dell'imputazione e restituzione degli atti al PM.
Art. 159 c.p. – Cause di sospensione della prescrizione.
Art. 160 c.p. – Cause di interruzione della prescrizione.
📚 Rilevanza della pronuncia
La sentenza:
Contribuisce a chiarire il rapporto tra decorso della prescrizione e vicende processuali intermedie,
Rafforza il principio della certezza dei tempi processuali,
Evidenzia l'importanza del rispetto rigoroso della sequenza procedimentale ai fini della validità delle azioni processuali.