Associazione a Delinquere Finalizzata all’Ingresso Irregolare di Stranieri: Cassazione n. 35799/2023
La Suprema Corte in Tema di Associazione a Delinquere Finalizzata all'Ingresso Irregolare di Stranieri: Cassazione n. 35799/2023
Introduzione:
Con la sentenza n. 35799/2023, la Corte di Cassazione, Sezione I Penale, ha trattato un aspetto fondamentale in materia di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La Corte ha ribadito che la partecipazione ad un'associazione a delinquere volta a procurare l'ingresso irregolare di stranieri nel territorio dello Stato può essere dimostrata anche attraverso la commissione di un'unica ipotesi di favoreggiamento.
⚖️ Principio di diritto affermato
In questa sentenza, la Corte ha stabilito che:
L'associazione a delinquere per ingresso irregolare:
La Corte ha chiarito che, ai fini della configurazione del reato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, non è necessaria la commissione di più atti di favoreggiamento. È sufficiente che, attraverso un singolo atto di favoreggiamento, si possa dimostrare in maniera conclusiva l’esistenza del vincolo associativo.
Unica ipotesi di favoreggiamento può configurare il vincolo associativo:
L'elemento chiave che deve emergere, secondo la Cassazione, è che la condotta di favoreggiamento, anche se singola, deve essere evidente e dimostrativa della sussistenza del vincolo associativo. Non è necessario che il soggetto compia numerosi atti di favoreggiamento, ma che la sua azione risulti sufficiente a indicare l’intento comune dell’associazione.
Requisito di portata concludente del favoreggiamento:
La Corte ha espressamente stabilito che il favoreggiamento deve essere concludente, ossia deve dimostrare il vincolo associativo, senza necessità di pluralità di atti. È, pertanto, sufficiente che un solo atto di favoreggiamento possa far emergere la finalità criminale e l’organizzazione illecita che ne sta dietro.
👉 In sintesi, la Corte di Cassazione ha stabilito che, anche una sola azione di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina può bastare per configurare l'associazione a delinquere finalizzata all’ingresso irregolare di stranieri, purché tale atto dimostri inequivocabilmente il vincolo associativo tra i partecipanti.
🧾 Normativa di riferimento
Art. 416 c.p. – Associazione a delinquere.
Art. 12 d.lgs. 286/1998 – Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Art. 600 bis c.p. – Favorire l’ingresso illegale di stranieri.
📚 Rilevanza della pronuncia
La sentenza:
Rivisitando la nozione di favoreggiamento in relazione a un’associazione a delinquere, la Corte chiarisce che, anche un solo episodio di favoreggiamento, se sufficientemente probante, può comportare l’accusa di associazione per reati legati all’immigrazione illegale.
Accresce la portata applicativa del reato di favoreggiamento, riconoscendo che il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina può essere una prova decisiva di un’associazione criminale.
Sottolinea l’importanza della prova del vincolo associativo, indicando che l’elemento probatorio non deve essere necessariamente plurimo, ma può risultare da un atto isolato ma significativo.