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Confisca Antimafia e Assegnazione del Bene Indivisibile: Cassazione Penale n. 21126/2023

Confisca Antimafia e Assegnazione del Bene Indivisibile: Cassazione Penale n. 21126/2023

Introduzione:

Con la sentenza n. 21126/2023 (udienza 30 marzo 2023, deposito 17 maggio 2023), la Sezione VI della Corte di Cassazione penale ha affrontato il tema della confisca antimafia di beni indivisibili, chiarendo i presupposti per l'assegnazione della quota al terzo comproprietario in buona fede.

⚖️ Principio di diritto affermato

La Corte ha stabilito che:

  • In caso di confisca di prevenzione riguardante quote di beni immobili indivisibili:

  • Il terzo comproprietario in buona fede può ottenere l'assegnazione del bene,

  • Senza che sia necessario:

  • Essere titolare della quota maggioritaria,

  • O aver raggiunto un accordo con l'Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC).

  • È sufficiente dimostrare:

  • La buona fede,

  • L'effettiva titolarità della quota,

  • L'interesse legittimo alla conservazione del bene.

👉 Il diritto alla tutela della proprietà privata del terzo estraneo prevale sulla funzione repressiva della confisca, quando sussistono i presupposti di legge.

🧾 Normativa di riferimento

  • D.Lgs. 159/2011 – Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.

  • Art. 42 Cost. – Tutela della proprietà privata.

📚 Rilevanza della pronuncia

La sentenza:

  • Riconosce e tutela la posizione giuridica del terzo in buona fede nei procedimenti di prevenzione,

  • Garantisce un corretto equilibrio tra finalità di prevenzione antimafia e diritti dei terzi estranei,

  • Offre criteri pratici per la gestione dei beni immobili indivisibili sottoposti a confisca.

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