Permesso Premio per il Detenuto Senza Pentimento: Principi della Riforma Cartabia, Cassazione Penale n. 23556/2023
Permesso Premio per il Detenuto Senza Pentimento: Principi della Riforma Cartabia, Cassazione Penale n. 23556/2023
Introduzione:
Con la sentenza n. 23556/2023 (udienza 30 marzo 2023, deposito 30 maggio 2023), la Sezione I della Corte di Cassazione penale ha ribadito, in linea con l’evoluzione giurisprudenziale e la Riforma Cartabia, che il permesso premio può essere concesso anche in assenza di un esplicito pentimento da parte del detenuto.
⚖️ Principio di diritto affermato
La Corte ha chiarito che:
L'ottenimento del permesso premio:
Non richiede necessariamente la manifestazione di pentimento per i reati commessi,
Ma deve basarsi sulla valutazione positiva della personalità del detenuto,
Nonché sull'assenza di pericolosità sociale attuale.
L'accesso ai benefici penitenziari:
È orientato al reinserimento sociale del condannato,
Deve tener conto del percorso rieducativo, anche indipendentemente da dichiarazioni formali di pentimento.
La Riforma Cartabia ha rafforzato l'approccio che valorizza:
Gli indici concreti di rieducazione,
La prospettiva di reinserimento, in coerenza con l’art. 27, comma 3, Cost.
👉 Il permesso premio non è una ricompensa per il pentimento, ma uno strumento per il progressivo recupero sociale del detenuto.
🧾 Normativa di riferimento
Art. 30-ter legge 354/1975 (ordinamento penitenziario) – Permessi premio.
Art. 27, comma 3, Cost. – Finalità rieducativa della pena.
Riforma Cartabia – D.lgs. 150/2022.
📚 Rilevanza della pronuncia
La sentenza:
Conferma una interpretazione evolutiva della normativa sui benefici penitenziari,
Ridimensiona il ruolo del pentimento formale nell’accesso ai permessi premio,
Incentiva la rieducazione concreta come criterio guida della valutazione penitenziaria.