Restituzione nei Termini per Condotta Sleale dell’Avvocato Sospeso, Cassazione Penale n. 30262/2023
Restituzione nei Termini per Condotta Sleale dell’Avvocato Sospeso, Cassazione Penale n. 30262/2023
Introduzione:
Con la sentenza n. 30262/2023 (udienza 30 maggio 2023, deposito 12 luglio 2023), la Sezione II della Corte di Cassazione penale ha approfondito i presupposti per la restituzione nei termini, riconoscendo come causa di forza maggiore anche la condotta sleale dell’avvocato sospeso dall’albo che inganni il proprio assistito.
⚖️ Principio di diritto affermato
La Corte ha affermato che:
La causa di forza maggiore di cui all'art. 175 c.p.p.:
Sussiste anche nel caso in cui l'avvocato:
Sia sospeso dall'esercizio della professione,
Rassicuri falsamente il proprio assistito circa l’avvenuta presentazione dell’atto di impugnazione,
Ostacolando così la possibilità della parte di attivarsi tempestivamente.
In tali circostanze:
Il cliente non può essere penalizzato per la condotta sleale e illecita del difensore,
Ha diritto alla restituzione nei termini per proporre l'impugnazione tardivamente.
👉 La Corte valorizza la tutela dell’affidamento e il diritto alla difesa effettiva dell’imputato.
🧾 Normativa di riferimento
Art. 175 c.p.p. – Restituzione nel termine.
Art. 24 Costituzione – Diritto alla difesa.
Codice deontologico forense – Doveri di lealtà e correttezza dell’avvocato.
📚 Rilevanza della pronuncia
La sentenza:
Rafforza il principio di tutela dell’assistito in caso di mala gestio del difensore,
Sottolinea l’importanza della corretta informazione e della lealtà professionale,
Conferma la funzione garantista della restituzione nei termini nel processo penale.