Diritto al Silenzio Esteso alle Condizioni Personali: Principi della Corte Costituzionale, Sentenza n. 111/2023
Diritto al Silenzio Esteso alle Condizioni Personali: Principi della Corte Costituzionale, Sentenza n. 111/2023
Introduzione:
Con la sentenza n. 111/2023, pubblicata il 5 giugno 2023, la Corte Costituzionale ha affermato un principio fondamentale nel diritto processuale penale, chiarendo che il diritto al silenzio si estende anche alle domande relative alle condizioni personali dell’imputato o della persona sottoposta a indagini.
⚖️ Principio di diritto affermato
La Corte ha stabilito che:
Chi è indagato o imputato deve essere sempre espressamente avvertito del diritto di non rispondere:
Non solo in relazione ai fatti di reato,
Ma anche in merito a domande sulle proprie condizioni personali (ad esempio, situazione familiare, patrimoniale, sociale).
L'obbligo di avviso è funzionale:
A garantire il pieno esercizio del diritto di difesa,
A rispettare il principio di non autoincriminazione (nemo tenetur se detegere).
L'inosservanza dell'obbligo di avviso:
Può determinare la nullità dell'atto,
E la inutilizzabilità delle dichiarazioni raccolte senza corretto avvertimento.
👉 Il diritto al silenzio diventa un presidio essenziale di equità processuale e protezione dell’indagato.
🧾 Normativa di riferimento
Art. 24 e 111 Cost. – Diritto di difesa e giusto processo.
Art. 64 c.p.p. – Garanzie durante l'interrogatorio.
📚 Rilevanza della pronuncia
La sentenza:
Rafforza la tutela dei diritti fondamentali dell’imputato,
Estende la portata delle garanzie processuali,
Allinea il diritto interno ai principi della CEDU (Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo).