Conferimento tra Avvocato e Detenuto: Ammessa la Videochiamata in Caso di Lontananza, Cassazione Penale n. 23557/2023
Conferimento tra Avvocato e Detenuto: Ammessa la Videochiamata in Caso di Lontananza, Cassazione Penale n. 23557/2023
Introduzione:
Con la sentenza n. 23557/2023 (udienza 30 marzo 2023, deposito 30 maggio 2023), la Sezione I della Corte di Cassazione penale ha affermato il principio secondo cui, quando la distanza del carcere rende particolarmente gravoso il colloquio diretto, il conferimento difensivo tra detenuto e avvocato può avvenire tramite videochiamata.
⚖️ Principio di diritto affermato
La Corte ha chiarito che:
Ai sensi dell’art. 18 dell'ordinamento penitenziario:
I detenuti e gli internati hanno diritto a conferire con il proprio difensore sin dall'inizio della misura o della pena,
Tale diritto deve essere garantito in modo effettivo, non solo formale.
Qualora il distanziamento geografico del carcere renda difficile il conferimento:
È ammissibile il ricorso a strumenti tecnologici quali la videochiamata,
Al fine di assicurare pienamente il diritto di difesa.
Il tutto deve avvenire nel rispetto delle garanzie di riservatezza previste dall’art. 104 c.p.p..
👉 Il diritto di conferire con il difensore prevale su ogni difficoltà logistica, garantendo continuità ed effettività della difesa.
🧾 Normativa di riferimento
Art. 18 legge 354/1975 (ordinamento penitenziario) – Diritto dei detenuti al colloquio con il difensore.
Art. 104 c.p.p. – Colloqui del difensore con l’imputato in stato di custodia cautelare.
📚 Rilevanza della pronuncia
La sentenza:
Modernizza l'interpretazione del diritto al colloquio difensivo,
Garantisce l'effettività del diritto di difesa anche a fronte di ostacoli logistici,
Riconosce l'importanza dell'uso delle tecnologie nel contesto dei diritti processuali.