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Rinnovo del Permesso di Soggiorno e Condanna per Fatti di Lieve Entità: Corte Costituzionale Sentenza n. 88/2023

Rinnovo del Permesso di Soggiorno e Condanna per Fatti di Lieve Entità: Corte Costituzionale Sentenza n. 88/2023

Introduzione:

Con la sentenza n. 88/2023 (depositata l'8 maggio 2023), la Corte Costituzionale ha affrontato il tema del rinnovo del permesso di soggiorno a favore di stranieri condannati per fatti di lieve entità, stabilendo importanti principi in materia di bilanciamento tra sicurezza pubblica e diritti fondamentali.

⚖️ Principio di diritto affermato

La Corte ha stabilito che:

  • La mera condanna penale per fatti di lieve entità non comporta automaticamente il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno.

  • È compito del Questore procedere a una valutazione individualizzata della pericolosità sociale del richiedente.

  • Il provvedimento di diniego deve essere adeguatamente motivato, tenendo conto:

  • Della gravità effettiva del reato,

  • Della condotta complessiva del soggetto,

  • Dell’inserimento sociale e lavorativo.

👉 È necessario evitare decisioni automatiche e discriminatorie, garantendo il rispetto dei principi costituzionali e della proporzionalità.

🧾 Normativa di riferimento

  • D.Lgs. 286/1998 – Testo unico sull'immigrazione (artt. 4 e 5).

  • Costituzione italiana – Art. 3 (principio di uguaglianza) e art. 2 (diritti inviolabili dell’uomo).

📚 Rilevanza della pronuncia

La sentenza:

  • Rafforza il principio di personalizzazione delle decisioni amministrative in materia di immigrazione.

  • Salvaguarda il diritto al rispetto della vita privata e lavorativa degli stranieri regolarmente soggiornanti.

  • Impone alla Pubblica Amministrazione oneri motivazionali stringenti in caso di diniego.

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