La Corte di Appello riformando la pronuncia di condanna emessa in primo grado assolveva l'imputato dal reato di oltraggio a pubblico ufficiale in danno di un agente di polizia penitenziaria con la formula “perché il fatto non sussiste” avendo ritenuto che l'oltraggio non si fosse realizzato in presenza di più persone.
Cass. pen., sez. VI, ud. 30 ottobre 2023 (dep. 3 gennaio 2024), n. 211