Confermata la condanna per omicidio. Al conducente viene addebitato di non essersi fermato, col freno motore e scalando le marce, o con i sistemi frenanti ad aria compressa, dopo le forti avvisaglie, costituite dai rumori e dalle vibrazioni, di un sempre più irregolare assetto di marcia, tale da non consentire la prosecuzione del viaggio senza pericolo per sé e per gli altri.
Cass. pen., sez III, ud. 26 settembre 2023 (dep. 16 novembre 2023), n. 46190