La Suprema Corte è chiamata a decidere sul tema della PMA: una detenuta ha richiesto, per potervi accedere, la sostituzione con gli arresti domiciliari della misura della custodia cautelare in carcere. L'indagata è accusata di partecipazione a un clan camorristico, ragione per cui è stata applicata tale ultima misura.
Cass. pen., sez. II., ud. 13 ottobre 2023 (dep. 6 febbraio 2024), n. 5182