I Giudici riconoscono, almeno sulla carta, che la corrispondenza, tutelata dalla Costituzione, può avere come contenuto il racconto di ciò che ha formato oggetto di una diversa relazione epistolare. Il provvedimento con cui il carcere stabilisce le modalità per la conservazione della corrispondenza ricevuta nel tempo dal detenuto non può interferire con il diritto dello stesso di corrispondere con i familiari.
Cass. pen., sez I, ud. 28 febbraio 2023 (dep. 7 aprile 2023), n. 22314