La Corte di Cassazione nell’esaminare il ricorso proposto dal Procuratore Generale afferma che pur ricorrendone i requisiti di legge, il diritto dell’imputato alla sostituzione della pena detentiva con altra misura più favorevole prevista dalla c.d. Riforma Cartabia, non opera in via automatica ma occorre comunque una valutazione discrezionale da parte del giudice.
Cass. pen., sez. VI, ud. 24 ottobre 2023 (28 novembre 2023), n. 47674