Respinta l'istanza avanzata da un uomo condannato a oltre cinque anni di reclusione e ora costretto ai domiciliari. I Giudici precisano che va considerata la presenza, all'interno del nucleo familiare, di altri soggetti abili al lavoro. Disattesa la tesi difensiva secondo cui il detenuto deve essere posto in condizione di provvedere alle proprie esigenze di vita, senza gravare sul bilancio familiare.
Cass. pen., sez IV, ud. 23 giugno 2023 (dep. 20 ottobre 2023), n. 42865