Respinta la tesi difensiva secondo cui vi sarebbe stato un vizio di mente, dovuto alla crisi di astinenza per mancata assunzione di droga, alla base delle due rapine. Decisivo il parere del perito: lo stato di astinenza non incide sulla capacità di intendere e di volere, né sulla capacità di comprendere il disvalore delle proprie azioni.
Cass. pen., sez II, ud. 9 giugno 2023 (dep. 15 settembre 2023), n. 37862